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Torre dell'Orologio, imponente struttura che domina la parte alta del paese, si tratta di uno degli edifici più antichi di Pereta. Realizzato nel XV secolo, in arenaria bruna, è alta 29 metri e si presenta a pianta quadrata. Qui secondo una leggenda si recarono Margherita Aldobrandeschi e Nello Pannocchieschi. Per altri invece vi rinchiusero Pia de' Tolomei.

la Torre dell’Orologio è situata nella zona sommitale del centro abitato di Pereta la cui costruzione è ascrivibile ad un periodo di tempo compreso tra il XII e il XIII secolo. Parte integrante dell’antico castello degli Aldobrandeschi, l’edificio turrito si colloca tra la via della Torre e l’area di pertinenza di un’abitazione privata e in adiacenza dei ruderi medievali del cassero.
L’edificio è a pianta quadrangolare e la struttura portante è costituita dai setti murari perimetrali realizzati, probabilmente, con la tecnica costruttiva definita “a sacco”. Il paramento murario, sia interno che esterno, è costituito da una tessitura in blocchi in pietra arenaria finemente squadrati e disposti in opera su filari regolari. Inoltre, alla basa dell’edificio, sono presenti alcuni conci di pietra con una particolare sagomatura a bugnato il cui impego sporadico ne suggerisce la riutilizzazione.
  • FRONTE NORD. Il prospetto dell’edificio è caratterizzato da un numero consistente di buche pontaie che interrompono la continuità della tessitura muraria ad intervalli regolari; inoltre, sono evidenti due conci in pietra caratterizzati da una particolare sagomatura riconducibile, probabilmente, alla preesistenza di due mensole utilizzate, probabilmente, per l’ancoraggio di strutture esterne in legno.
  • FRONTE SUD: il prospetto principale della torre è contraddistinto dal quadrante dell’orologio e da buche pontaie localizzate principalmente nell’area sommitale; una piccola finestra quadrangolare facilita l’illuminazione degli interni. Parte dell’edificio turrito costituisce, insieme ai setti murari limitrofi, un terrapieno a sostegno dell’area di pertinenza della proprietà privata adiacente.
  • FRONTE EST: in questo prospetto sussiste l’ingresso alla torre il cui accesso è agevolato da una scalinata. Anche in questa facciata le buche pontaie sono localizzate nella parte sommitale dell’edificio mentre la profonda incisione nel paramento murario, dall’andamento obliquo, suggerisce la traccia materiale in negativo dell’ancoraggio di un tetto.
  • FRONTE OVEST: il prospetto è contraddistinto dalla presenza dell’antica porta di accesso alla torre adibita, in epoca successiva, a monofora per l’aereo-illuminazione degli interni.
L’interno della Torre dell’Orologio si presenta come uno spazio angusto e limitato, attualmente dismesso, concluso con una volta in muratura. L’area sommitale, il cui accesso avviene attraverso un passaggio angusto, è caratterizzata da una copertura piana inclinata costituita da una soletta in malta cementizia su cui è posizionata una campana in bronzo. La torre, pur rappresentando un esempio interessante di architettura piombante, non presenta elementi a sporgere, come mensole o caditoie ed è assente la merlatura; solo un muretto di dimensioni limitate definisce lo spazio fruibile.